RESTA, il nuovo singolo
I primi mesi in cui si conosce una persona sono giorni di mani che tremano per una paura tutta nuova, sono pezzi di viaggio in cui remiamo senza sapere bene dove andremo, sono radici che diventano un amore che non ti aspettavi, ma che già sai che sarà importantissimo.
Ho conosciuto Giuseppe quando avevo imparato a non chiedere più niente a nessuno e a cavarmela anche da sola, dopo la salita di una separazione e un lunghissimo percorso su di me. Poi è arrivato lui e le nostre storie si sono unite in un’unica trama. Giuseppe è un uomo silenzioso, riservato, che si perde nella natura. Io sono quella che sale sul palco, ascolta le persone e si è costruita una vita fatta di musica. Insieme è nata questa cosa bellissima, come la parola miele che io pronuncio con la “e” larga, che a lui strappa sempre una risata. Ho sentito che non volevo perdere queste emozioni, non volevo perdere Giuseppe. Così gli ho scritto Resta, il mio nuovo singolo. La mia dichiarazione che gli chiede di restare, nonostante i miei limiti, i miei difetti, le mie vulnerabilità. Perché quando si ama, e si è amati, si resta. Nonostante i conflitti e le difficoltà. L’amore non abbandona e non cambia. L’amore rispetta, accoglie, accompagna, supporta e conforta. Impariamo a togliere filtri e maschere, mostriamoci come siamo, prendiamoci cura di noi e dell’altro. Con la semplicità dell’esserci che in questi giorni di #restoacasa, è diventata una dichiarazione ancora più forte. Ci siamo ritrovati tutti a mettere un nome alle nostre relazioni, tra le mura di casa, senza possibilità di scappare o respirare. Un’esperienza che ci ha messo a nudo e ci ha svelato l’essenza vera dei nostri amori.
Resta esce il 18 maggio, il giorno del mio compleanno, un anno dopo che ho ufficialmente presentato Giuseppe alla mia famiglia ed esattamente due anni dopo l’uscita del mio album Alma. L’arrangiamento è stato curato da me insieme a Luca Sanmartin e mette in luce i suoni semplici della musica in un mio personale percorso che mi sta dicendo di togliere orpelli e fronzoli per fare uscire il lato più umano e vero di note e parole. Il video è disegnato da Roberta Nardi, architetto e illustratrice, che ha realizzato anche la copertina. In un disegno illustrato c’è la natura a destra, il mondo di Giuseppe, e la musica a sinistra, il mio mondo, che si incrociano. E ci siamo noi seduti uno accanto all’altro che guardiamo fuori davanti a noi, in silenzio. Perché domani non sappiamo dove saremo, ma quello che siamo oggi è fatto di tanti piccoli tasselli di passato che nessuno ci può togliere.
Noi stiamo bene così
Una riflessione per Occidentali che pensiamo di andare da loro per aiutarli, ma non sappiamo che loro stanno bene così. La povertà e la semplicità della foresta è un vivere bene, nelle grandi città c’è il degrado, fuori nella natura no. Hanno i loro rituali e i loro modi, che li fanno stare bene.
Tutti i ritmi creati per l’EP li abbiamo creati a partire da alcuni suoni che abbiamo registrato in Madagascar: la cicala, il remo che batteva sulla piroga e dentro l’acqua, i cori della chiesa durante una messa, il rumore dell’Oceano, il vento, la pioggia. Abbiamo preso tutti i suoni e siamo partiti da qui. Suoni semplici come il messaggio che il Madagascar mi ha regalato e insegnato: fai quello che puoi con gli strumenti che hai.
Madagascar è su Spotify, gli store digitali e in distribuzione da Maieutica Dischi.